Il primo libro porta il titolo di "Commento al sogno di Scipione" (di Cicerone) ed è stato scritto a quattro mani da due filosofi neoplatonici: Macrobio e Moreno Neri. Il primo vissuto poco prima di Romolo Augustolo (V secolo) e il secondo nato nel XX secolo.
Tra i periodi storici dei due autori è brillato l'Umanesimo Rinascimentale che ha visto il ritorno vittorioso del dinamismo platonico a scapito dell'immobilismo aristotelico; chi meglio del pletonico Neri poteva colmare il divario temporale?
Aggiungo per dovere di cronaca che gli amanti dei libri in pietra possono trovare custodito nella città natale di Fellini un Tempio d'Amore con preziosi, visibili riferimenti al Somnium Scipionis.
Nel ribadire l'importanza di aver prelevato dalla Biblioteca di Alessandria un'opera sapienziale unica nel suo genere, ricordo che essa fa parte della collana "Pensiero Occidentale" Bompiani.
"qui e corporum vinculis tamquam e carcere evolaverunt,
vestra vero quae dicitur vita mors est"Sempre a ricordarci che la fulgida Verità non è per tutti visibile a occhio nudo dalla finestra però ci sono autori che possono aiutarci ad immaginarla...o ricordarla.
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